WordPress: un CMS per la scuola

In informatica un Content Management System, in acronimo CMS (in italiano sistema di gestione dei contenuti), è uno strumento software, installato su un server web, il cui compito è facilitare la gestione dei contenuti di siti web, svincolando il webmaster da conoscenze tecniche specifiche di programmazione Web.
Esistono CMS specializzati, cioè appositamente progettati per un tipo preciso di contenuti (un’enciclopedia on-line, un blog, un forum, una rivista ecc.) e CMS generici, che tendono a essere più flessibili per consentire la pubblicazione di diversi tipi di contenuti.
Tecnicamente, un CMS è un’applicazione lato server che si appoggia su un database preesistente per lo stoccaggio dei contenuti; l’applicazione è suddivisa in due parti:
una sezione di amministrazione (back end), che serve ad organizzare e supervisionare la produzione dei contenuti;
una sezione applicativa (front end), che l’utente web usa per fruire dei contenuti e delle applicazioni del sito. L’amministratore del CMS gestisce tramite un pannello di controllo i contenuti da inserire o modificare.
I CMS possono essere realizzati tramite programmazione in vari linguaggi web tra cui, più comunemente, ASP, PHP, Microsoft .NET; il tipo di linguaggio adoperato è indifferente a livello di funzionalità.
Alcuni linguaggi rendono il CMS multipiattaforma, mentre altri lo rendono usufruibile solo su piattaforme proprietarie.
L’utilizzo più diffuso dei CMS è rivolto alla gestione di siti web, soprattutto se sono di grandi dimensioni e richiedono un frequente aggiornamento.
Una delle applicazioni più utili dei sistemi di WCMS, infatti, è nella gestione dei portali (Intranet, Extranet, community, siti di E-commerce…), dove vengono impiegati come strumento di pubblicazione flessibile e multiutente.
Ad esempio, gestione di contenuti testuali (notizie, articoli ecc.), link, immagini, liste di discussione, forum, materiale scaricabile. Può essere modificata anche la struttura stessa delle pagine in numero ed organizzazione. A volte i WCMS danno la possibilità di gestire anche più versioni dello stesso sito (ad esempio, HTML o WAP).
I WCMS consentono di definire utenti, gruppi e diritti in modo da poter permettere una distribuzione del lavoro tra più persone. Per esempio, è possibile definire una classe di utenti abilitati esclusivamente all’inserimento delle notizie, mentre si può riservare la scrittura di articoli ad un altro gruppo, e limitare tutti gli altri alla sola consultazione.
L’introduzione di un web content management system in azienda richiede la definizione di chiari processi interni di approvazione dei contenuti. La scelta di un software di WCMS è strategica per le aziende che generano la maggior parte di volume d’affari su Internet, ma – in proporzione diversa – è molto importante anche per il libero professionista che vuole utilizzare il medium Internet per farsi conoscere.
In letteratura esistono numerosi modelli che aiutano a valutare il ritorno di un investimento in un WCMS. I costi di adozione sono spesso elevati, quindi non sono sostenibili per i professionisti o i privati che non fanno del Web la loro competenza di base.
Per rispondere a questa necessità di mercato sono nati alcuni application service provider (ASP) che offrono questo servizio direttamente via Web, senza richiedere alcun investimento hardware o software. Gli ASP costano ai loro clienti un canone annuale per il servizio di WCMS erogato.
Un CMS permette di costruire e aggiornare un sito dinamico, anche molto grande, senza necessità di scrivere una riga di HTML e senza conoscere linguaggi di programmazione lato server (come PHP) o progettare un apposito database. L’aspetto esteriore delle pagine può essere personalizzato scegliendo un foglio di stile CSS appositamente progettato per un determinato CMS.
I flat file CMS, altrimenti noti come text-based CMS, sono dei Content Management System che si basano su file di testo (il più delle volte file XML) e che perciò non necessitano di alcun database come MySQL, PostgreSQL, ecc. Questi CMS sono facilmente installabili e dunque sono particolarmente adatti per siti personali o per piccole comunità.
Un CMS è tanto più efficiente quanto più è specializzato.
Molti piccoli portali fanno ricorso a CMS di tipo generico, scritti da altri e messi a disposizione gratuitamente o a pagamento; per quanto un CMS possa essere flessibile, un sito basato su questa struttura in genere presenta un aspetto poco personalizzato se non è possibile intervenire direttamente sul codice sorgente del prodotto per modificarlo. Analogamente i contenuti saranno sempre ancorati a quanto previsto da chi ha progettato il CMS e non alle esigenze di chi pubblica il sito.
Problemi di gestione possono derivare dal fatto che chi pubblica o gestisce il sito può usare il CMS per intervenire sui contenuti e sull’aspetto, ma generalmente (caso del software proprietario) non è in grado di intervenire direttamente (o far intervenire) sulla struttura del CMS stesso; questo è un limite strettamente connesso al vantaggio primario dei CMS: pubblicare un portale senza doverne progettare la struttura o senza possedere le conoscenze tecniche (o le risorse finanziarie) per uno sviluppo personalizzato. Tuttavia esistono anche CMS particolarmente evoluti che permettono di scrivere direttamente sul database. È il caso per esempio di alcuni CMS proprietari.
Questi problemi sono risolvibili utilizzando software Open Source: la possibilità di accedere al codice sorgente del prodotto permette di personalizzare il software sulla base delle proprie esigenze a patto di non avere necessità di apportare modifiche al prodotto adottato. Anche in questo caso, vanno messi in conto i costi per lo sviluppo di moduli personalizzati o funzioni particolari a meno di non possedere in proprio o nella propria struttura aziendale le conoscenze tecniche per intervenire nel codice sorgente.
Esistono anche programmi e database progettati su misura, ovvero “CMS personalizzati” e dunque necessariamente specializzati; in questo modo la struttura e la presentazione vengono realizzate tenendo presenti i contenuti che il sito dovrà ospitare e potranno essere modificati in seguito a nuove esigenze.
Uno dei Cms tra i più diffusi è WordPress, con cui è gestito questo sito.
Il lato server deve essere settato prima dell’installazione di wordpress. E’di facile installazione e e multipiattaforma il software MAMP (per sistemi Mac), che si trova gratuito e scaricabile da internet anche nelle versioni per Windows e Linux (rispettivamente sotto i nomi Wamp e Lamp).
In un prossimo articolo darò alcune notizie pratiche sull’installazione di questo software costituito da un server Apache, un linguaggio di programmazione web (PHP) e un linguaggio di interrogazione del serve (MySql); ulteriori informazioni di carattere tecnico potrebbero essere utili a chi volesse creare dei propri pacchetti indipendenti, che comunque devono essere costituiti da questi tre “ingredienti” fondamentali per la gestione di un sito.
Un Cms, qualunque esso sia, (wordpress, Drupal, Joomla, Plone) ha bisogno di una struttura database che ospita contenuti (files, collegamenti ad altre pagine web, le stesse pagine web del sito), un linguaggio di interrogazione del database, un linguaggio di programmazione di pagine web (nel caso si volessero costruire pagine ex novo piuttosto che personalizzare i template forniti dal Cms).
La diffusione massiva tra la popolazione di dispositivi che consentono un più facile accesso ai contenuti digitali, ha spinto la Pubblica Amministrazione a favorire la pubblicizzazione di informazioni, iniziative, atti, per una più facile fruizione da parte degli utenti, anche in ragione della dovuta trasparenza.
A questo processo non si è sottratta la Scuola che può usare questi strumenti di comunicazione sia per tenere in tempo reale dei contatti essenziali con le Famiglie dei propri studenti (assenze, valutazioni, impegni scolastici, tramite registro online), sia per l’uso nella didattica (classi virtuali per lo scambio di materiali, creati anche dagli studenti in un’ottica collaborativa e costruttivista) sia per la comunicazione interna ed esterna (circolari, atti amministrativi…).
Al fine di agevolare l’uso a costi contenuti di Cms generici e finalizzarli alle necessità delle istituzioni scolastiche, sono state intraprese diverse iniziative. Tra le più recenti, e vicine al territorio lombardo, segnalo quella dell’Ufficio Scolastico Regionale, “Porte aperte sul web”.

Ulteriori slides sono state caricate su Slideshare.

Di seguito anche i video di un excursus storico delle necessità dell'”Amministrazione digitale”, Smau 2012, visualizzabili anche su youtube

Pubblicato da salvomiceli

Ingegnere; Insegnante di Matematica e Fisica; Specializzato per l'inclusione scolastica e le attività di sostegno; Curioso di didattica e tecnologie; Appassionato di musica e discreto "chitarrista da spiaggia".